giovedì 23 novembre 2006

Confronto tra vescovi conservatori e aperturisti nel Plenum della Cee


Il quotidiano Abc fa trapelare dalle serrate stanze del Plenum della Conferenza episcopale spagnola (Cee) notizie sulla bozza di Istruzione pastorale in discussione.
Secondo il quotidiano madrileno, malgrado il messaggio conciliatore verso il governo lanciato dal presidente Ricardo Blázquez nel suo discorso di apertura del Plenum, l’ala conservatrice della Cee non ha voluto escludere dalla bozza le parti che prevedono di qualificare l’unità della Spagna come «bene morale».
Naturalmente, l’unita della nazione non è in discussione. Nel contesto politico spagnolo questa affermazione apparentemente neutra schiera la Chiesa contro la politica territoriale del governo Zapatero, raccogliendo le posizioni dell’ala dura del Pp.
Il riferimento ha la sua origine nell’Assemblea straordinaria della Cee del giugno scorso nella quale si manifestò una netta divisione tra un settore moderato e uno conservatore, propenso a inserire l’Unità del Paese tra i principi della Chiesa spagnola. Autorevoli rappresentanti di questo settore conservatore sono i due cardinali Antonio Cañizares, arcivescovo di Toledo e vice presidente della Cee, e l’arcivescovo di Madrid ed ex presidente Antonio María Rouco Varela (foto a sx) - che nelle loro diocesi hanno già fatto riferimenti all’unità politica della Spagna come a un sacro principio.
Questa posizione non è appoggiata da Blázquez né dal Nunzio apostolico, Manuel Monteiro de Castro, che ha chiesto ai vescovi che il dibattito politico non rompa l’unità della Cee.
Secondo Abc il testo sarà comunque moderato e il riferimento all’unità come bene morale sarà circoscritto all’ambito di riflessione sulla realtà politica del Paese, nel quale verrà difeso l’attuale ordine costituzionale, si appoggerà lo Stato delle Autonomie e si reclamerà maggior solidarietà territoriale.

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